Alla scoperta del Renoir meno noto - MOSTRA a Palazzo Roverella

23RENOIR Paysage de Cagnes

dal 25 febbraio al 25 giugno 2023
Lunedì-venerdì 09.00 – 19.00
Sabato, Domenica, festivi 9.00 – 20.00
Palazzo Roverella
via Laurenti 8/10, Rovigo
Contact center
0425 460093
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Non solo il grande impressionista: una mostra rivela che Renoir è stato anche molto altro.
Pierre-Auguste Renoir (1841 – 1919) è famoso soprattutto per essere stato uno dei massimi esponenti dell’Impressionismo ma questa fase della sua carriera fu in realtà piuttosto breve. Dopo un viaggio in Italia avvenne in lui una rivoluzione creativa che lo portò a rivolgere il suo sguardo al passato per dipingere in un possente stile neorinascimentale, sviluppando una “moderna classicità” che ne ha fatto il precursore del “richiamo all’ordine” che avrebbe caratterizzato l’arte tra le due guerre. La mostra si concentra su questa seconda fase della sua carriera, mettendo a confronto le sue opere con quelle di artisti italiani come Marino Marini, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Filippo de Pisis e molti altri.

Un grande classico, oltre l’Impressionismo
Il momento di svolta nella carriera di Renoir (1841-1919) è il viaggio in Italia del 1881 e 1882: partito dalla Venezia di Carpaccio e Tiepolo, ebbe una meta fondamentale a Roma, dove Renoir venne travolto dalla forza della luce mediterranea e sviluppò un’ammirazione profonda per i maestri rinascimentali, in particolare per Raffaello. Prima di terminare a Palermo, il viaggio lo portò nel golfo di Napoli: qui Renoir scoprì le pitture pompeiane e fu soggiogato dai capolavori di arte antica esposti nel museo archeologico. Tutte queste esperienze avviarono in lui una sorta di rivoluzione creativa che lo portò ad abbandonare la tecnica e la poetica impressioniste: impermeabile alle mode del momento, Renoir guardò al passato per sviluppare una pittura neorinascimentale che molti, superficialmente, interpretarono come il tramonto del grande artista dopo gli splendori impressionisti. In realtà, come svela il titolo della mostra, era l’alba di un nuovo classicismo.

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fonte: sito Roverella